«I soldi del tram per Limbiate destinate a finanziare Expo»

La protesta delle associazioni che temono la «sparizione» dei soldi per la tramvia a favore dell’esposizione internazionale del 2015. Oggi l’incontro al ministero delle infrastrutture
Il tram a Limbiate
Il tram a Limbiate

Una tranvia o un bancomat pronta cassa? E’ quanto chiedono provocatoriamente l’Associazione Utenti del Trasporto Pubblico (Utp), il Comitato per il tram, il Gruppo «Salviamo il tram della Comasina», il Rappresentante dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del Tpl ed il Gruppo Mobilità Monza e Brianza alla notizia che presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nella giornata di mercoledì 18 settembre, verrà proposto il “definanziamento” del progetto di ristrutturazione della tranvia Milano Limbiate, con l’obiettivo di dirottarne i 60 milioni di euro già stanziati per la Brianza nelle casse di Expo 2015. In una lettera scritta a tutti gli enti coinvolti, dalla Regione Lombardia alle Provincie di Milano e Monza- Brianza nonché ai Comuni scrivono: «Vogliamo pensare che l’ipotesi del “definanziamento” non trovi alcuna sponda istituzionale da parte vostra, perché se così non fosse, dopo tutte le rassicurazioni ricevute, ci sentiremmo davvero presi in giro. Ci chiediamo che paese sarebbe quello nel quale un evento di carattere internazionale, come EXPÒ MILANO 2015, invece che diventare un’opportunità, si riduce a “scippare” risorse economiche dai territori in generale, e dal nostro in particolare. E che amministratori sarebbero quelli che, dopo aver dispensato tutte le garanzie del caso, improvvisamente si rimangiassero la parola data, e affossassero un’opera infrastrutturale che i nostri cittadini attendono da oltre 15 anni? Non vogliamo assolutamente credere che ciò sia davvero possibile, e chiediamo ad ognuno di voi di assumere con determinazione un ruolo a difesa del progetto di ristrutturazione della tranvia Milano Limbiate». Sulla stessa linea, vien da dire tranviaria, Raffaele De Luca, Sindaco di Limbiate, il comune storicamente schierato per la tranvia di oggi e soprattutto di domani, ha scritto a tutti gli enti, ricordando come la riqualificazione della tranvia sia un opera attesa da anni, invitando quindi a proseguire senza esitare l’iter già avviato, compresa la sottoscrizione definitiva dell’intesa istituzionale del 3 agosto 2012.