I sindaci della Brianza disertano l’inaugurazione di Pedemontana fino a Lentate sul Seveso

La Pedemontana tra Lomazzo e Lentate sul Seveso giovedì 5 novembre sarà inaugurata senza i sindaci della Brianza. «Ciò che manca è la presa di coscienza di una situazione giunta ormai al limite», hanno concluso dopo l’ultimo vertice.
La Pedemontana a Lazzate e  Lentate sul Seveso
La Pedemontana a Lazzate e Lentate sul Seveso Attilio Pozzi

La Pedemontana tra Lomazzo e Lentate sul Seveso giovedì 5 novembre sarà inaugurata senza i sindaci della Brianza. «Ciò che manca è la presa di coscienza di una situazione giunta ormai al limite», hanno concluso dopo l’ultimo vertice martedì sera.

Al termine della riunione, i primi cittadini di Lentate sul Seveso, Meda, Seveso, Barlassina, Bovisio Masciago e Cesano Maderno – che nei giorni scorsi avevano annunciato l’attivazione dell’iter per la nomina di un legale a tutela del territorio – hanno deciso di disertare la cerimonia di inaugurazione della tratta B1 dell’autostrada, alla quale dunque, non parteciperà nessun delegato con la fascia tricolore.

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«La nostra posizione è di dissenso assoluto rispetto a un atteggiamento di sordità non giustificabile da parte di Pedemontana e dei vertici regionali – chiariscono i sindaci – Non si tratta di fare i guastafeste, ma di ribadire per l’ennesima volta che non è pensabile scaricare il traffico di un’autostrada nuova su un’arteria malconcia e senza manutenzione come la Milano-Meda e su un sistema viabilistico fermo agli anni ’90, perchè da allora non ha mai ricevuto gli adeguamenti e i finanziamenti promessi: a rischio ci sono la completa paralisi del traffico e la sicurezza degli automobilisti”.

In particolare Rosella Rivolta, il sindaco di Lentate sul Seveso che per primo in Brianza viene raggiunto dall’autostrada, ha voluto puntualizzare quanto la cantierizzazione stia penalizzando ancora il Comune: «Questa inaugurazione – ha precisato Rivolta – non è il momento conclusivo di quest’opera così complessa che, anzi, lascia sul territorio ferite ancora aperte: ferite da sanare rapidamente, rispettando il crono programma».

Rivolta, insieme agli altri sindaci, non solo rimarca le gravi ripercussioni che riguarderanno da domani la Milano-Meda, ma conferma i danni provocati al territorio dalla mancata certezza sui tempi e sulle modalità di finanziamento necessarie al completamento di un’autostrada la Pedemontana che «nata sulla carta come un’opera avveniristica, rischia di diventare la Salerno-Reggio Calabria del Nord, proprio nel cuore del motore economico del Paese, qui tra le aree maggiormente urbanizzate d’Italia».