In piedi per tutta cerimonia, con una mano appoggiata sulla bara. Sergio Senzani, reduce da un’operazione all’anca, ha salutato così la sua Pinuccia, uccisa la scorsa settimana nell’attacco terroristico al museo del Bardo a Tunisi. I funerali sono stati celebrati mercoledì pomeriggio a Meda da monsignor Erminio De Scalzi in una città in silenzio per il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta, saracinesche abbassate, esercizi pubblici chiusi per tutta la durata della cerimonia funebre.
«Siamo per la pace – ha detto il monsignore nell’omelia – non dobbiamo permettere che il male ci vinca. Il nostro è il dolore dei Senzani e di tutta Meda». Prima dell’uscita della bara dalla chiesa di Santa Maria Nascente, Silvio, il figlio della coppia, ha letto alcuni versi della “Preghiera in gennaio” di Fabrizio de Andrè.
La salma era partita dall’ abitazione di corso Italia 2 poco dopo le 13 per arrivare, seguita da un lungo corteo, nella chiesa parrocchiale gremita da amici e cittadini vicini alla famiglia. Presenti i militari in alta uniforme, il sottosegretario Ivan Scalfarotto in rappresentanza del Governo, il sindaco Gianni Caimi, l’assessore regionale Fabrizio Sala. All’esterno della chiesa le corone di Camera, Senato, del capo dello Stato e della Costa crociere.
Poche le parole del sindaco Gianni Caimi dopo la cerimonia, rivolte soprattutto ai medesi, che in questi giorni di lutto si sono stretti compatti intorno ai familiari di Giuseppina Biella. La salma della donna è stata poi portata la cimitero di Desio per essere tumulata.