Il nuovo studio di fattibilità era atteso per Natale ma sotto l’albero delle infrastrutture non si è visto nulla. Insomma: dove il primo step del progetto promesso da Milano per il prolungamento della metropolitana 5 fino a Monza? A chiederlo è il deputato della Lega nord Paolo Grimoldi, che annuncia la presentazione di un’interrogazione al ministero dei Trasporti per sapere come e quando si entrerà nel merito dell’intervento.
«Dobbiamo incentivare il trasporto su ferro – sostiene Grimoldi – attraverso un importante piano di investimenti per il potenziamento della rete ferroviaria e tranviaria, e dei relativi mezzi di trasporto, nell’area della città metropolitana di Milano e in Lombardia. E a questo punto diventa ancora più urgente accelerare sul progetto di estensione della metropolitana 5 da Bignami per sei chilometri fino alle fermate di Monza passando per Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo».
L’onorevole del Carroccio assicura: più importante la MM5 fino alla Villa reale del Ponte di Messina. «Per questo alla ripresa dei lavori parlamentari, a gennaio, presenterò un’interrogazione al ministro Delrio per sapere quando sarà pronto lo studio di fattibilità dell’opera che ci era stato promesso entro fine anno, ma che nessuno finora ha visto…».
Tanto più, aggiunge Grimoldi, che nel frattempo la Brianza deve fare i conti con il taglio dei finanziamenti statali ai trasporti pubblici, come sottolineato anche dalla Provincia di Monza a più riprese, l’ultima alla vigilia della fine dell’anno. «Il Governo Renzi nell’ultimo anno ha tagliato quasi 12 milioni di euro alla Lombardia per il trasporto pubblico locale e complessivamente 74 milioni a tutte le Regioni italiane. È così che il Governo vuol combattere l’emergenza smog?» si chiede il deputato, che fa riferimento proprio alla lettera del presidente brianzolo, Gigi Ponti, a Roma: «Ha appena annunciato, con una lettera inviata ai ministri dell’Ambiente e dei Trasporti, che avendo meno risorse a disposizione per il tpl (trasporto pubblico locale, ndr), circa 1,8 milioni di euro meno del previsto, sarà costretto a tagliare 228 corse giornaliere di bus, il che significa che circa 7000 cittadini dovranno muoversi con altri mezzi, come appunto la macchina, con conseguente aumento delle polveri sottili».
I dubbi della Lega riguardano proprio i finanziamenti, dal momento che Galletti al tavolo di confronto con Regioni e Comuni ha annunciato di avere a disposizione 12 milioni nell’immediato per rifinanziare il trasporto pubblico. «Peccato che il ministro Galletti, di fronte alla richiesta di 2 miliardi fatta da Maroni per la sola Lombardia, abbia risposto di avere a disposizione appena 12 milioni per tutte le Regioni italiane. L’ennesima presa in giro per la Lombardia e i suoi cittadini che ogni giorno regalano alle casse di Roma 153 milioni di euro con le loro tasse…», sostiene il padano.