Non ci sono tracce di tallio nei test tossicologici effettuati mercoledì sul figlio e la nuora di Patrizia Del Zotto, la prima vittima del nucleo familiare di Nova Milanese finito in ospedale per avvelenamento. La donna, 62 anni, era deceduta lunedì dopo essere stata ricoverata in condizioni molto gravi all’ospedale di Desio; poche ore più tardi la morte dell’anziano padre Giovanni Battista, 94 anni.
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Il figlio e la compagna erano stati controllati per aver consumato dei pasti insieme alla famiglia, ma non risulta che siano stati in vacanza nella casa di campagna in Friuli insieme ai parenti. Le indagini dei carabinieri, concentrate in questi giorni sull’abitazione di Nova e quella delle vacanze per trovare l’origine dell’intossicazione attraverso l’acqua o gli alimenti, potrebbero indirizzarsi verso la provincia di Udine.
In attesa dell’esito dell’autopsia eseguita giovedì sulle due vittime, non cambia il quadro clinico delle persone ancora ricoverate in ospedale. La mamma di Del Zotto, 87 anni, rimane in condizione critiche, la sorella 58enne è condizioni stabili e continua a rispondere in maniera positiva alle terapie, la badante è stabile e il marito, ricoverato per la positività del test nonostante l’assenza di sintomi, ha i valori di tallio in sangue e urine in progressiva diminuzione.
Mercoledì avevano già dato esito negativo gli esami sulla famiglia del fratello di Patrizia Del Zotto.
Sul caso la Procura di Monza ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose, al momento a carico di ignoti.