Rabbia e sgomento tra i visitatori del cimitero maggiore di via Reggio a Seregno giovedì mattina, dopo la scoperta del raid che nella notte precedente ha consentito a malviventi al momento ignoti di razziare i manufatti in bronzo, portavasi in modo particolare, da oltre un centinaio di tombe. Sul posto per refertare l’accaduto si sono recati sia i Carabinieri che la Polizia locale.
Una prima ricostruzione ha permesso di accertare che i ladri sono penetrati dall’ingresso secondario di via Lambro, privo di un dispositivo antifurto, e hanno agito a piacimento, senza alcun riguardo per ciò che avevano di fronte. Una stima ancora parziale accredita l’ammontare dei danni in almeno 100mila euro.
«Dispiace più per una questione morale che per quella economica – ha spiegato il sindaco Edoardo Mazza, dopo un sopralluogo – La sicurezza del camposanto diventa a questo punto una priorità: rincresce per chi ha una buca in strada davanti a casa, ma le risorse disponibili per le manutenzioni le dirotteremo qui».
Furti all’interno del perimetro sono segnalati con frequenza, ma era dalla fine del 2011, quando nel giro di pochi mesi vennero asportate quasi tutte le canaline in rame dei tetti dei colombari più antichi, che non si registrava un episodio di queste proporzioni.