Boom di furti nei negozi e nelle botteghe artigiane: negli ultimi 10 anni l’incremento è stato del 165,5%. Purtroppo, nel 77% dei casi i responsabili non vengono assicurati alla giustizia. Le regioni più colpite sono state quelle del Centro-Nord: sia in termini assoluti sia in rapporto alla popolazione residente, l’Emilia Romagna, la Liguria, la Toscana, la Lombardia, il Piemonte, il Lazio e il Veneto sono state le realtà più colpite da questo reato.
Lo rivela uno studio della Cgia di Mestre. In Lombardia siamo passati dai 7.552 furti del 2004 ai 23.523 del 2013. In valore assoluto un incremento di 15.971 furti, per un aumento percentuale del 211,5. Se nel 2004 il numero di furti presso le attività commerciali/artigianali è stato di poco superiore alle 39.300 unità, nel 2007 ha toccato il picco massimo di questo ultimo decennio: 107.500.
Nel biennio 2008-2009, invece, il numero di denunce ha registrato una leggera caduta, anche se dal 2010 questo reato ha ripreso ad aumentare costantemente, fermandosi, nel 2013, a quota 104.393. Ovviamente, sottolinea la Cgia, le attività più a rischio rimangono i distributori di carburante, le farmacie, gli esercizi pubblici (bar, ristoranti, sale giochi, etc.), le gioiellerie e le tabaccherie.