Un brianzolo per Beppe sala Il Comune di Milano ha già un «buon piano per la trasparenza, adottato in forza della legge del 2012 e recentemente premiato da Anci per la sua qualità». Ma se Giuseppe Sala diventerà sindaco al prossimo ballottaggio intende fare di più. Nominando una squadra ad hoc, con Gherardo Colombo, l’ex magistrato di Mani pulite nativo di Briosco, che avrà la guida del gruppo di lavoro, Mara Brassiolo, Federico D’Andrea e Stefano Nespor. Lo ha annunciato Beppe Sala parlando del futuro di Milano nel campo della legalità. «Vogliamo essere un modello per il Paese – dice -, ecco perché intendiamo avvalerci di un gruppo di esperti di notoria indipendenza in diretto collegamento con il sindaco, coadiuvati da personale del Comune, per svolgere verifiche in ordine al migliore adeguamento dell’amministrazione alla normativa sulla trasparenza. Questo comitato elaborerà, già in occasione del nuovo programma triennale per la trasparenza, proposte per la costante implementazione dei presidi rivolti a garantire la massima conoscibilità da parte della cittadinanza dei processi decisionali pubblici».
Il comitato, che opererà gratuitamente, sarà punto di riferimento per il sindaco, per l’amministrazione, per i cittadini tutti anche in relazione a situazioni di eventuale conflitto di interessi. «L’attività di questo gruppo di lavoro – aggiunge Sala – combinato con quella del Comitato antimafia già esistente e che intendiamo confermare, rende concreto un ’modello Milano’ sul fronte della legalità e della trasparenza, elemento imprescindibile per la città che vogliamo e che faremo».
«Abbiamo progetti ambiziosi per la città, che necessita di importanti opere pubbliche – continua Sala – .Pensiamo all’imponente piano di interventi per la riqualificazione delle periferie, con la ristrutturazione di molti complessi di edilizia residenziale di proprietà del Comune, dove investiremo subito non meno di 100 milioni di euro. Pensiamo all’implementazione delle linee di trasporto, con riferimento particolare alle metropolitane, con almeno 30 nuove stazioni nei prossimi dieci anni. E pensiamo infine alla riqualificazione degli ex scali ferroviari. Abbiamo già un piano molto preciso per trovare le risorse necessarie che saranno ricavate anche grazie alla cessione di quote di partecipazione possedute dal Comune in importanti società municipali».