Due rapine in sei minuti e quando pensava di averla fatta franca, il piglio investigativo dei carabinieri della compagnia di Seregno l’ha incastrato. Ora si trova in carcere a Como Toni Mazzeo, pericoloso bandito di 40 anni residente a Carugo.
La notte in cui l’Italia ha purtroppo “lasciato il passo” alla Germania agli Europei di calcio, lui ha colpito in un bar di Carimate e in una sala slot di Mariano Comense sfoderando una pistola vera, una Beretta calibro 7,62 con matricola abrasa, la stessa in uso ai carabinieri. Una sfrontatezza che gli è valsa un bottino di circa 2mila e 500 euro, soldi che non ha avuto il tempo di spendere.
Fuggito a bordo di uno scooterone con in testa un casco integrale da motocross, è stato oggetto di una caccia all’uomo partita dai carabinieri di Cantù e che ha coinvolto le diverse compagnie del circondario compresi i militari della compagnia di Seregno. A quell’ora alcuni di loro erano in servizio in borghese a Giussano, quando hanno visto transitare Mazzeo a tutta velocità. I carabinieri seregnesi non hanno accesso i lampeggianti, ma abilmente l’hanno pedinato con l’auto civetta. Lui ha fatto qualche giro nei paraggi, infine è tornato a casa.
Qui l’Arma seregnese è uscita allo scoperto. Scattato il blitz, i carabinieri sono entrati nell’abitazione di un vicino. Incredibilmente Mazzeo aveva posteggiato lo scooter quasi davanti alla Tv del trentottenne carughese, incensurato, amico-vicino che è stato denunciato per favoreggiamento. Nella stessa abitazione sono stati rinvenuti casco e pistola. Mazzeo non è certo nuovo a fatti criminosi. Ha alle spalle 11 anni di carcere per rapina. Nel 2005 ne commise tre: in un supermercato di Arosio, al Gigante di Mariano Comense e alla filiale dell’IntesaSanpaolo di Inverigo. A suo carico c’è anche il 416 bis associazione mafiosa. Nel 2014 le cronache riportano di un suo arresto per legami con l’Ndrangheta.