Ci sono anche la sorella e il cognato dell’ex assessore regionale Massimo Ponzoni (condannato a dieci anni e mezzo per bancarotta e concussione), estraneo alla vicenda, tra le 50 persone (47 italiane) coinvolte nell’operazione Connection della Procura di Monza che ha smantellato un vasto traffico di stupefacenti e portato al sequestro di alcune armi da fuoco irregolarmente detenute.
Per Laura Ponzoni , che avrebbe coadiuvato l’attività di spaccio del marito, è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora, a Seregno, detenzione in carcere invece per Argentino Cocozza “dedito stabilmente allo spaccio di cocaina”.
Custodia in carcere anche per Carmelo Pio, residente a Mariano Comense, figlio di Domenico Pio, considerato esponente della “locale “ di ’ndrangheta di Desio e arrestato nel 2010 nell’ambito dell’operazione Infinito. Oltre, secondo gli investigatori, ad occuparsi di traffico di cocaina avrebbe detenuto illegalmente numerose armi e anche un fucile con il quale avrebbe esploso a scopo intimidatorio dei colpi di fucile sulla porta del garage di un cesanese.
L’operazione, oltre che nel territorio di Desio con 26 misure cautelari, ha preso le mosse anche nel Vimercatese (24 misure) con la scoperta a Lesmo di una base logistica per lo spaccio di cocaina e hashish in Brianza, nell’hinterland milanese e ramificazioni nel Lodigiano e in Sardegna.
32 le persone arrestate in flagranza di reato, sequestrati 26 chili di stupefacente (cocaina, marijuana e hashish) e 22 armi oltre a circa 120mila euro in contanti.