Dimenticata dal comune di Monza Lea Garofalo, il funerale è a Milano

Funerale per Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa nel 2009, il cui cadavere fu bruciato a Monza. Sarà celebrato a Milano, sabato 19 ottobre in piazza Beccaria. Una espressa richiesta della figlia di Lea, Denise: “perché il comune di Milano si è costituito parte civile e mi è stato vicino”. A differenza di quello di Monza.

C’è chi propone di dedicarle l’Ambrogino, l’onorificienza del comune di Milano. Oppure (o anche) la cittadinanza onoraria. Lei è Denise, la figlia sotto protezione di Lea Garofalo la testimone di giustizia uccisa il 24 novembre 2009 dall’ex compagno e padre di Denise, Carlo Cosco, il cui cadavere fu bruciato a Monza, a San Fruttuoso. Lea avrà il suo ultimo saluto, a Milano, sabato 19 ottobre, in piazza Beccaria. Una cerimonia civile con gli interventi del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e del presidente di Libera don Luigi Ciotti. I funerali sono una risposta di Pisapia ad una espressa richiesta di Denise (“perché il Comune si è costituito parte civile (a differenza di quello di Monza ndr) – aveva spiegato per lei l’avvocato Enza Rando dopo la sentenza- e le è stato vicino in questi anni”). In occasione della cerimonia, il coordinamento della Lombardia di Libera popone la campagna di sensibilizzazione contro le mafie dal titolo “Io vedo, io sento, io parlo! E tu da che parti stai?” con la richiesta di appendere un lenzuolo o una bandiera con lo slogan “Io vedo, io sento, io parlo” e il viso di Lea all’esterno di locali pubblici e abitazioni. Alla cerimonia ha aderito anche la Provincia di Milano e numerose scuole. Per il delitto della testimone a maggio la Corte d’assise d’appello di Milano ha confermato l’ergastolo per l’ex compagno della donna, Carlo Cosco e i tre complici.