Non poteva che aver luogo nel Belvedere della Reggia di Monza “Design fra produzione e innovazione”. Nel pomeriggio di venerdì 25 settembre il convegno (a cura della Camera di commercio di Monza e Brianza, Banca Generali, Cis – Centro studi impresa, Adi – Associazione per il design industriale e Triennale Design Museum) ha indagato quelle che potrebbero presto diventare le nuove prospettive di una disciplina che nel cuore della Brianza è nata e che da lì si è propagata per tutto il mondo.
«Per me il design è stata una grande occasione di crescita come imprenditore, ma soprattutto come persona – ha raccontato il presidente della Camera di commercio Carlo Edoardo Valli – Sono vissuto nell’azienda di mio padre, che era un grande maestro dell’intaglio, del disegno, aveva il compasso nella sua testa, e grazie a questo ho capito che il tipo di prodotto che facevamo, la maniglia, poteva essere una superficie sulla quale sperimentare la bellezza».
Al giorno d’oggi, però, la bellezza del design di prodotto deve tener conto anche di valori legati all’etica e alla sostenibilità: l’innovazione deve richiedere un approccio corretto da un punto di vista economico e, soprattutto, sociale e ambientale. Su questa tematica, coordinati da Fabio Corno, della direzione scientifica di Cis, si sono confrontati i relatori che hanno partecipato alla tavola rotonda: Silvana Annichiarico (direttore del Triennale Design Museum), Valerio Cometti (designer), Daniela Fantini (Ceo di Fratelli Fantini Rubinetti), Marinella Ferrara (docente di Design al Politecnico di Milano) e Luciano Galimberti (Presidente Adi).
«Siamo stati orgogliosi di aver contribuito a questa bellissima iniziativa – ha commentato Alessandro Mauri, area manager di Banca Generali in Lombardia e Liguria – che ha saputo coniugare eccellenza e innovazione, due tematiche a noi molto care».