Piccioni, storni e corvi: a Monza è andata anche bene. In altre città e province della Lombardia gli automobilisti si sono trovati alle prese anche con cinghiali, cervi e nutrie.Mediamente in Lombadia gli animali selvatici provocano ogni giorno danni per 5.000 euro, 2 milioni all’anno. Lo dice un’analisi di Coldiretti Lombardia. In particolare, oltre 500 incidenti stradali: 14 quelli registrati a Monza e nella provincia di Monza e Brianza, provocati da uccelli, piccioni, storni e corvi. Poi ci sono i 2.400 assalti ai campi. Complessivamente il fenomeno in dieci anni è raddoppiato.
In particolare, molto temuti sono i cinghiali: Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia ha spiegato che aumentano le incursioni lungo il corso del Ticino fra Varese, Milano e Pavia. E ci è scappato anche il morto: nel Bresciano quest’anno un agricoltore è stato caricato e ucciso da un cinghiale che tentava di scacciare dal proprio campo. Secondo Coldiretti sono necessarie misure preventive: recinzioni, trappole, prodotti repulsivi e animali da guardia oltre all’abbattimento controllato per eccesso di popolazione o di pericolo per l’uomo.
Le specie più dannose sono i cinghiali che rappresentano quasi il 27% del totale dei danni; nutrie e volpi pesano per oltre il 16,5%, mentre corvi, piccioni e storni influiscono per quasi il 20%. A preoccupare è soprattutto la escalation di incidenti stradali provocati da questi animali: erano appena 41 nel 2004, dieci anni dopo, nel 2104, sono stati oltre 500. Il record negativo spetta a Varese e Sondrio con 129 schianti causati principalmente da cervi, caprioli e cinghiali, a seguire Pavia con 64 scontri, Como 59, Bergamo e Brescia 40, Cremona 34 (con il 50% a causa delle nutrie), Mantova 31, Monza 14, Lecco 6, Milano 5 e Lodi 4.