Il prolungamento della metropolitana fino a Vimercate è una chimera per il sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo che però propone il tram.
«I progetti di un tempo come l’allungamento della linea verde fino a Vimercate sono obsoleti. Solo per quest’opera ci vogliono 470 milioni di euro che non sono certo facili da reperire. Questa soluzione è stata prevista nel protocollo del ferro come parte integrante dell’accordo di programma del 2007 per realizzare la Teem – ha spiegato il primo cittadino- . La tangenziale est esterna è stata completata mentre il progetto del metrò non è nemmeno stato avviato. Concorezzo soffre e non poco il transito dei mezzi soprattutto nel quartiere Milanino poiché sono tante le auto che si dirigono quotidianamente verso dei poli industriali come l’Energy Park di Vimercate e il centro direzionale Colleoni di Agrate. È chiaro che l’impatto viabilistica colpisce non solo il nostro paese, ma anche tutti i Comuni limitrofi ed è per questo che insieme a tutti i miei colleghi sindaci ci stiamo muovendo all’unisono per ottenere degli interventi risolutori presso le sedi istituzionali. Risale a pochi mesi fa l’ultima istanza d’intervento inviata in Regione Lombardia, che abbiamo portato avanti collegialmente».
Il sindaco è convinto di questo agire comune tra le varie amministrazioni per ottenere dei risultati, ma a livello contenutistico propone qualcosa di diverso e spera più facilmente realizzabile.
«Esistono delle soluzioni più efficaci, più innovative e meno costose – ha detto Borgonovo -. Penso ad esempio a mezzi ecologici come la tramvia elettrica dedicata al solo trasporto pubblico,che potrebbe viaggiare su una corsia riservata appaiata alla direttrice della tangenziale est esistente nel tratto tra Cologno Nord e Vimercate, toccando quindi Agrate e Concorezzo. Sarebbe una soluzione all’avanguardia già sperimentata in Europa, ecologica e sostenibile sotto tutti i punti di vista. I costi scenderebbero a un terzo rispetto alla metropolitana e Governo, Regione Lombardia e Comuni si troverebbero a discuterne con potenzialità più concrete. Il progetto della metropolitana è ormai solo una metafora e non più soluzione del bisogno reale e impellente di riorganizzazione della viabilità e dei trasporti in questa parte di Brianza. Ripartiamo da qui con concretezza».
Questo accorato appello arriva dopo la discesa in campo dell’Unione Studenti di Vimercate e del gruppo d’acquisto solidale Pane e Rose, che hanno lanciato due petizioni la prima inerente ovviamente il prolungamento della linea MM2 e la seconda per ripristinare tutte quelle corse soppresse a livello provinciale dalla Net, che gestisce il trasporto pubblico con i pullman. Borgonovo come detto non crede più nel metrò tanto è vero che ha avviato la procedura di variante al Pgt per concedere ai proprietari di alcuni terreni di via Kennedy di costruire case in una zona a ridosso dell’area servizi riservata al passaggio della metropolitana.