Prosegue la battaglia legale del Comitato per il parco contro i concerti alla Gerascia. A pochi giorni dai due concerti di Luciano Ligabue a Monza ci sono infatti sviluppi sull’esposto presentato dagli ambientalisti a luglio la Procura della Repubblica.
La Procura ha infatti avviato un’inchiesta contro ignoti per i danni al prato della Gerascia registrati lo scorso giugno durante il Gods of Metal.
Non è tutto. Dopo aver scritto direttamente a Ligabue, gli attivisti del Comitato hanno inviato una lettera anche al sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, allegando le foto dei danni alla Gerascia. Il primo effetto è stata la richiesta da parte del sottosegretario di un incontro con la Soprintendenza milanese per chiedere ragione delle autorizzazioni rilasciate a Monza.
Lo scorso 6 settembre il sottosegretario ai Beni culturali ha incontrato alcuni esponenti del comitato per raccogliere più informazioni e ha poi richiesto un incontro a breve con Luca Rinaldi, il sovrintendente, per “verificare la coerenza, la compatibilità di questo tipo di concerti di un grande impatto ambientale e paesaggistico, con i caratteri storici e la destinazione culturale del complesso monumentale Parco, Villa e Giardini Reali”.
«Non abbiamo niente contro Ligabue – spiega Bianca Montrasio, portavoce del comitato. Siamo però convinti che eventi di questo tipo, capaci di richiamare 70 mila spettatori a serata non debbano essere realizzati in un contesto quello del Parco di Monza».
Gli ambientalisti ribadiscono che il prato della Gerascia non è un prato qualunque , ma un prato storico, che necessita di tutela.
La soluzione per il Comitato sarebbe quella di spostare i concerti fuori dal parco, ad esempio allo stadio Brianteo , lasciando al parco e ai giardini la destinazione di monumento verde.