Ci sono i primi aspiranti consiglieri e c’è una casella mail a cui segnalare le tematiche da inserire nel programma amministrativo: Paolo Piffer, alla testa di un nuovo progetto politico, serra i tempi dell’organizzazione della campagna elettorale in attesa di esporre le sue proposte ai cittadini. «Entro la fine di gennaio – spiega l’aspirante sindaco – presenteremo la nostra lista. Nei prossimi mesi, poi, sceglieremo il nome della formazione: non escludo che, dopo aver individuato al nostro interno due opzioni, non si possa aprire una consultazione tra tutti i monzesi». L’interesse, aggiunge, nei suoi confronti e per la neonata civica cresce costantemente: per ora le persone pronte a candidarsi sono una decina a cui se ne aggiungono parecchie altre che nei prossimi mesi lavoreranno dietro le quinte. Tra chi ha accettato la sfida, fa notare Piffer, le donne prevalgono nettamente sugli uomini: accanto a Dario Lessa e Mirko Damasco ci sono Mariangela Musio, Chiara Larcher, Carmen Falcone, Beatrice Castellani, Barbara Zizza, Natascia Lorusso, Guya Stefanelli.
«Noi – aggiunge l’aspirante primo cittadino, consigliere comunale uscente di PrimaveraMonza – abbiamo scelto una modalità di operare differente da quella dei partiti tradizionali. Abbiamo iniziato dalle persone e non dai programmi: si tratta di una scelta ispirata da una volontà politica precisa. C’è chi comincia con il convocare tavoli mentre noi preferiamo conoscere la gente». La frecciata potrebbe essere diretta a LabMonza, la formazione di sinistra che correrà al fianco di Scanagatti e che domenica ha inaugurato le riunioni tematiche.
Il nuovo soggetto guidato da Piffer, invece, si dedicherà al programma in un secondo tempo: ogni candidato, precisa l’aspirante sindaco, raccoglierà le idee che provengono dal territorio. Le proposte e i suggerimenti saranno, poi, valutati, discussi e perfezionati dal gruppo che analizzerà anche le segnalazioni e le richieste inviate alla mail dimmitutto@paolopiffer.it attiva da martedì sera. «Tutti – precisa il consigliere comunale – potranno dire la loro. Potranno anche fornire una indicazione molto schematica o segnalare un singolo problema. Finora quasi nessuno denuncia criticità: quasi tutti ci chiedono di proseguire con il nostro metodo di lavoro e di rendere comprensibili gli argomenti trattati dagli amministratori comunali».
Nei prossimi giorni la lista ancora senza nome intensificherà la sua presenza nei quartieri: i suoi esponenti parteciperanno alle riunioni delle consulte e cercheranno una sede.