La redazione del piano di fattibilità sta andando avanti. Ma perché l’ipotesi della metropolitana a Monza diventi realtà, manca un accordo sulla copertura del progetto. E proprio di finanziamenti si parlerà lunedì negli uffici del Comune di Milano: un incontro tra i sindaci e gli assessori dei comuni interessati (Milano, Monza, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni), i vertici della Città Metropolitana e della Provincia brianzola e di MM, la partecipata che progetta e realizza le linee della metropolitana milanese, dovrebbe iniziare a sciogliere qualche nodo.
Ovvero dove e in che tempi si troverà quel mezzo miliardo di euro che serve per il prolungamento della M5 fino a Monza. Già un mese fa, l’assessore milanese alla Mobilità Pierfrancesco Maran aveva incassato l’ok del Ministro Delrio (nella foto a destra): un via libera a tasche vuote, però. Tanto che, per iniziare il percorso, nonostante i diversi progetti già in campo (che verranno recuperati), si era ritornati allo studio di fattibilità: la data per la consegna resta quella annunciata, cioè il 31 dicembre di quest’anno.
Intanto, il 14 novembre scorso, è stata completata la tratta milanese: la stazione “Tre Torri” ha dunque chiuso il primo ciclo della Lilla. Che, per il momento, conta 19 stazioni, 4 interscambi e 12,9 chilometri di lunghezza per circa 130mila passeggeri al giorno. Ora, se il progetto andrà in porto, la M5 dovrebbe allungarsi di altri 6 chilometri: si arriverebbe, in un primo momento, fino a Monza Bettola per poi portare passeggeri fino a Monza Villa Reale. Tre le fermate ipotizzate in città: nella zona della ex Caserma IV Novembre, al San Gerardo e alla Villa reale.
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La volontà di farla, unanime e bipartisan, c’è. Ma, anche se si trovassero i finanziamenti – difficile ipotizzare che le prime migliaia di euro arrivino prima della fine del 2016 – il nodo resta il tempo.
Quando sarà pronta? La concessione del progetto in project financing della Lilla risale al 2003 e l’inizio dei lavori al 2007. Dopo dodici anni è arrivato il completamento della tratta, chiamiamola così, “ordinaria”. Tempi lunghi, dunque, soprattutto se si guarda cosa è successo con la M4: 15 anni di lavori e ancora non è finita. Ultima incognita: a Milano, la prossima primavera, cambia la giunta. Bisogna capire se il futuro sindaco del capoluogo lombardo riterrà quest’opera fondamentale, soprattutto in vista dello sviluppo, concreto, della Città Metropolitana. Il Governo l’ha inserita tra le trenta infrastrutture strategiche che dovranno essere realizzate nei prossimi anni: ma, a guardar bene, “strategici”, per anni, sono stati anche il completamento della Salerno-Reggio Calabria e del ponte sullo Stretto.
La scorsa estate il Comitato San Fruttuoso 2000 di Monza aveva tirato le somme di una lunga campagna a favore del progetto, che aveva coinvolto anche Lissone e Muggiò e altri Comuni della zona ovest della Brianza, mettendo attorno a un tavolo tutti i rappresentanti politici territoriali. Insomma: così bello da poterci addirittura credere? Forse. Di certo i precedenti non sono a favore dei risultati: nel 1965 il Cittadino – come ha raccontato il monzese Dario Radaelli sulla pagina Facebook Sei di Monza se – titolava a novembre “La metropolitana arriverà fino a Monza”. Forse in quell’arriverà si nascondeva un futuro non proprio prossimo.