Ha superato la cosiddetta “fase acuta”, quella in cui i parametri vitali sono instabili. È stabile, ma resta gravissima e sempre in pericolo di vita. Non cambiano le condizioni di Elena Di Rienzo, protagonista del dramma di Briosco: nel pomeriggio del 20 aprile era stata colpita alla testa dal compagno da cui si stava separando e che, credendola morta, si era poi tolto la vita dal ponte di Realdino a Carate Brianza.
È però l’ultimo aggiornamento da parte dell’ospedale San Gerardo di Monza che intende in questo modo spegnere i riflettori sul caso e abbassare la pressione mediatica, in rispetto anche delle famiglie coinvolte. Ora saranno comunicati solo cambiamenti sostanziali delle sue condizioni.
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Estetista originaria di Seregno, dove ancora vive la famiglia, Elena Di Rienzo ha 36 anni e due figli di 5 e 2 anni nati dalla relazione con l’ex compagno. Dopo il ricovero in codice rosso ha subito tre operazioni per le ferite riportare nell’aggressione, l’ultima nella notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile. Resta ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell’ospedale di Monza.