È caos biglietti sui mezzi pubblici della Brianza, da Vimercate a Vedano al Lambro. Passando per la stazione di Monza. Diverse le segnalazioni in redazione di viaggiatori multati o appiedati.
Biglietti finiti – A Vimercate il caso di due insegnanti di scuola superiore, multate sul pullman 371 della linea Monza-Trezzo in una giornata in cui avevano scelto il mezzo pubblico per accompagnare gli studenti in gita a una mostra. Le professoresse avrebbero voluto comprare i biglietti all’edicola di via Burago, rimasta però sprovvista. E una volta sul bus non c’è stato modo di mettersi in regola, incappando invece nella multa.
Il disagio è dello stesso edicolante e deriva dalla distribuzione dei tagliandi Atm-Net: “Vedo il dipendente dell’Atm cui faccio gli ordini dei biglietti solo una volta al mese e gli devo dare una stima di quanti tagliandi avrò bisogno il mese successivo – ha raccontato al Cittadino (vai all’edicola digitale) – Se mi bastano bene, se li finisco prima rimango senza fino al mese successivo perché nessuno me ne porta più”.
Ma l’ordine medio mensile di 150 biglietti singoli e 30 settimanali può non bastare sempre e chi ne fa le spese sono i pendolari che utilizzano le fermate sulla provinciale vicine all’omnicompresivo, frequentato da circa 4mila studenti ogni giorno.
Proprio come è successo alle insegnanti, multate all’arrivo in piazza Marconi a Vimercate perché senza biglietto: 31 euro, pagati subito.
Stesso costo, diverso titolo – Multa anche per un pensionato di Sesto San Giovanni diretto a Vedano al Lambro su un autobus di Autoguidovie spa: la linea z221 che parte da piazza 1° Maggio e transita per Monza. In questo caso il biglietto c’era, acquistato e timbrato. Ma sbagliato: col titolo “U+1/2” anzichè “1+1/2”. Entrambi del costo di 1,95 euro. Stessa cifra, biglietto errato: 38 euro di multa.
Il pensionato, 68 anni, ha presentato ricorso e Autoguidovie ne ha riconosciuto la “buona fede”. Ma la multa è rimasta perché “non è il prezzo che definisce il titolo di viaggio ma la tratta che varia a seconda del percorso effettuato”, ha spiegato la società di trasporti nella risposta all’utente.
Unica possibilità, visto che le motivazioni non rientrano nelle cause possibili di annullamento, pagare entro 60 giorni.
Biglietterie chiuse – A Monza invece il problema sono le biglietterie della stazione ferroviaria chiuse alla domenica. Diverse le segnalazioni di viaggiatori che si sono trovati davanti soltanto i distributori automatici. Che però non accettano tutti i tagli di moneta.
“Non è ammissibile per una città che aspira a diventare meta turistica – ha raccontato un monzese – A Sesto San Giovanni la domenica sono aperti due sportelli. Potrebbero tenerne aperto uno anche a Monza”.