In provincia si contano soltanto 33 punti vendita contro i 165 di Pavia e i 162 di Brescia, ma anche in Brianza cresce la spesa dal contadino con frutta, verdura, latte e formaggi a chilometro zero. I numeri li dà Coldiretti: negli ultimi sei anni sono più che triplicati, passando da 257 del 2010 ai 960 attuali; aumentati del 400 per cento gli “spacci in cascina” (da 169 a 852).I dati sono stati diffusi sulla rete di Campagna Amica in Lombardia in occasione della 66° Giornata del Ringraziamento a Milano dalla Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza.
Oltre a Pavia e Brescia, che occupano il vertice della classifica lombarda, oltre i cento punti vendita si registrano anche a Bergamo (133) e Milano (118). 83 a Sondrio, 66 a Varese, 56 a Como e Cremona, 35 a Mantova, 28 a Lecco e 25a Lodi. I farmers’ market hanno raggiunto invece quota 100. «Una crescita – sottolinea in una nota Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti interprovinciale – dovuta all’attenzione per il benessere e per la salute, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del proprio territorio». E i clienti sono molto contenti: da un’indagine Coldiretti la spesa a chilometro zero ne soddisfa 9 su 10; il 97% si dice disposto a rifarla e il 96% la consiglierebbe.
Ancora Alessandro Rota: «I farmers’ market sono diventati spazi di aggregazione e svago con corsi di formazione per l’orto, laboratori didattici per bambini, cooking show con gli agrichef e educazione con i tutor della spesa». Tra l’altro l’Italia ha la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete mondiale di vendita diretta grazie alla Fondazione Campagna Amica alla quale fanno riferimento, oggi, quasi ventimila agricoltori.
E ora c’è anche la “app”: con “Farmers for you” (scaricabile da App Store per iOs e Google Play per Android) è facilitato l’incontro tra produttori e consumatori in quanto permette di scegliere i mercati di Campagna Amica, le fattorie, e le botteghe dove poter acquistare il vero Made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti direttamente acquistati dagli agricoltori.