Bere un caffè al bar e scoprire che accanto è seduto un uomo condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 280mila euro di multa, per reati come bancarotta fraudolenta, associazione per delinquere e violazioni delle leggi finanziare. E anche naufragio, lo stesso che ha reso noto il capitano Francesco Schettino.
È l’epilogo di un servizio coordinato dei carabinieri della compagnia di Seregno e in particolare dell’ingresso dei militari di Carate Brianza e dei colleghi del Cio (Compagnia d’intervento operativo) di Milano in un locale pubblico di Carate Brianza. È qui che a inizio settimana, al mattino, i militari in servizio hanno controllato l’attività e i clienti. Tra loro c’è D.B., 58 anni, residente a Bulgarograsso comune in provincia di Como.
È un catturando: il tribunale di Nuoro in Sardegna il 24 luglio dello scorso anno l’aveva condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione e al pagamento della multa da 280mila euro. Un cumulo di pena per diversi reati, compreso quello di naufragio a causa di una manovra azzardata che aveva fatto ribaltare la sua imbarcazione mentre era in mare con la famiglia in Sardegna.
Il provvedimento da allora non gli sarebbe mai stato notificato, probabilmente perché il cinquantottenne risultava irreperibile.
Fatale dunque è stato un caffè. L’uomo lunedì mattina era alla ricerca di un lavoro o comunque di qualcuno con cui fare degli affari.