Si è svolto mercoledì mattina in duomo a Monza, in forma privata, il funerale di Giorgio Erba, ucciso giovedì 9 aprile nel Palazzo di giustizia di Milano, caduto sotto i colpi sparati dal suo ex socio Claudio Giardiello. Una cerimonia intima e personale presieduta dal vicario episcopale di zona, monsignor Patrizio Garascia.
«Qui a salutare Giorgio c’è la Chiesa e tutta la nostra nazione, che si raccoglie attorno a queste tre vittime – ha detto monsignor Garascia – La preghiera intensa che stiamo vivendo vuole essere un abbraccio di tutti gli amici di Giorgio». Parole d’affetto, quelle pronunciate dal vicario episcopale, che martedì sera ha voluto incontrare personalmente i famigliari di Erba. «Ho imparato moltissimo da queste persone – ha continuato il vicario – Dalle loro parole ho compreso che Giorgio era una persona buona, altruista, umile e che aveva il gusto della vita. Questa è la sua eredità per tutti noi».
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Ai funerali di Monza hanno preso parte oltre duecento persone, tra i familiari e gli amici di Erba, che si sono stretti intorno alla moglie Rosanna Mollicone e al figlio Riccardo. Hanno partecipato alla cerimonia funebre anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il Procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, Corrado Carnevali, Procuratore capo di Monza e Giovanni Canzio, presidente della Corte d’appello di Milano.
A suggerire il duomo di Monza per le esequie di Giorgio Erba è stata la cugina della vittima, Rosanna Erba, parrocchiana e collaboratrice del duomo. «Frequentava molte delle famiglie del duomo, i miei amici erano anche amici suoi – ha spiegato Rosanna Erba – Per me era come un fratello, mi è stato accanto sempre e ora, in questo momento, mi piaceva che anche gli amici monzesi potessero salutarlo».
La salma di Giorgio Erba verrà poi tumulata nel cimitero di San Maurizio al Lambro, dove riposano altri familiari.