C’è molta attesa mista a curiosità a Lissone per le nozze arcobaleno che verranno celebrate lunedì pomeriggio in municipio davanti al sindaco Concetta Monguzzi. La città del mobile passerà così alla storia per essere stata la prima cittadina brianzola ad unire civilmente due persone dello stesso sesso dopo l’entrata in vigore lo scorso 29 luglio della legge Cirinnà.
A scrivere il primo nome nell’apposito registro saranno due giovani: la seregnese Laura Parapetti di 31 anni e la 28enne brasiliana di Rio, Joyce Helena Diniz De Oliveira. Le due si sono conosciute oltre un anno e mezzo fa su una spiaggia di Rio de Janeiro, dove la De Oliveira lavorava nel chiosco di bibite e alimenti, il cosiddetto “chiringuito” alla spagnola , del fratello di Laura.
La seregnese si era recata in Brasile a far visita al fratello e aveva conosciuto Joyce con la quale c’è stata un’intesa immediata, il cui reciproco affetto si è consolidato nel corso dei mesi. Le due, infatti, hanno continuato a frequentarsi facendo, ora l’una ora l’altra la spola tra Italia e Brasile. Laura Parapetti ha già un’attività, è impiegata in una ditta di meccanica di Sovico, mentre dopo le “nozze” arcobaleno, Laura, diventando a tutti gli effetti cittadina italiana, è decisa a trovare un lavoro. Vivranno a Seregno, dove risiede Parapetti.
Come mai la scelta è caduta sul municipio di Lissone? Le due giovani per legalizzare la loro relazione si erano dapprima rivolta allo stato civile del comune di Seregno nel mese di giugno, ma le risposte degli impiegati erano state vaghe in quanto niente era ancora certo perché il disegno di legge Cirinnà approvato dal Parlamento l’11 maggio scorso, doveva trovare ancora applicazione. Il 28 luglio il testo veniva pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana e il 29 diventavano ufficiali i decreti attuativi del Governo che aprivano alle unioni arcobaleno.
Nel frattempo le due avevano bussato alle porte del comune di Carate Brianza, dove è nata Laura Parapetti, i cui impiegati dell’apposito ufficio, probabilmente ancora privo della necessari documentazione, indirizzavano le due future “spose” al comune di Lissone, dove finalmente trovavano la soluzione che stavano cercando. E così fissavano in lunedì 29 pomeriggio il giorno da loro tanto atteso.
La scelta del pomeriggio invece è dovuta al fatto che la cerimonia sarà trasmessa in diretta Skype col Brasile per permettere la partecipazione alla mamma di Joyce. Al comune di Seregno, il responsabile dello stato civile ha giustificato la vaghezza delle informazioni col fatto che solo il 29 luglio la riforma era diventata operativa e che solo il 1° agosto l’ufficio, grazie alla tempestività del tipografo, era riuscito a dotarsi degli appositi registri che però per essere validi devono essere vidimati in Prefettura a Monza, a cui l’ufficio seregnese si è già rivolto ed è in attesa di una riposta. Nessun problema, quindi, a regolarizzare unioni previste dalla legge.
«Penso a chi ha fortemente voluto questa legge, a chi ha contribuito con il proprio pensiero al dibattito parlamentare, a chi si è messo in discussione e a chi ha votato. È un momento storico. Cercherò di trasmettere a quelle due ragazze ciò che penso, e lo farò guardandole in volto. Felice, come sempre quando una nuova coppia si forma», ha detto il sindaco lissonese Concetta Monguzzi.