A Carate Brianza è polemica per il libro “Ho 2 mamme”: il caso muove anche il Senato

“Ho due mamme” e a Carate Brianza scoppia la polemica, che arriverà giovedì in consiglio comunale, è rimbalzata sui media nazionali e ha mosso pure il Senato con l’intervento di Lucrezia Ricchiuti. Il tema? La famiglia omogenitoriale.
A Carate Brianza è polemica per il libro “Ho 2 mamme”: il caso muove anche il Senato

“Ho due mamme” e a Carate Brianza scoppia la polemica, che arriverà giovedì in consiglio comunale, è rimbalzata sui media nazionali e ha mosso pure il Senato. Il tema? La famiglia omogenitoriale, con due mamme o due papà, illustrata in un libro che era sugli scaffali (ora è in prestito con l’altro testo sul tema “Qual è il segreto di papà”, di Francesco Pardi ) della biblioteca comunale.

Il testo “Ho due mamme”, scritto da Luca Panzini e Fabri Kramer per Terra Nuova racconta di un bimbo di 5 anni che ha due mamme. Una vicenda che ha indignato molti genitori e che ha spinto il Pdl di Carate a presentare un’interrogazione, definendo la presenza dei libri contestati «di propaganda delle famiglie omosessuali» e in violazione «dell’art. 29 della Costituzione italiana, che definisce la famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”».

L’assessore Beatrice Rigamonti ha rimandato l’analisi al consiglio di giovedì 26 febbraio domandandosi «Genitori allibiti di cosa? Dirò che la realtà è fatta di differenze e che è la differenza che spiega la normalità».

«Vengano in consiglio comunale, questi genitori – aveva detto Rigamonti al Cittadino – se vogliono sapere chi ha la responsabilità di scegliere i libri educativi per i bambini e quale criterio viene adottato nella scelta dei libri per la nostra biblioteca. Uno dei due libri è presente sugli scaffali dal 2011: solo oggi qualcuno se ne è accorto? Le risposte le devo all’opposizione, le signore e i signori che si stanno lamentando, sono pregati di venire in consiglio comunale per ascoltare quello che dirò. Se non altro, conosceranno il meccanismo che regola l’arrivo di libri in biblioteca».

Intanto sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice brianzola del Pd Lucrezia Ricchiuti. «A Carate Brianza la realtà supera sempre la fantasia. Tre consiglieri comunali del Pdl hanno presentato un’interrogazione per far togliere dalla biblioteca comunale alcuni libri. I nostri eroi della censura ce l’hanno con due libri che parlano di omosessualità. Secondo questi campioni dell’oscurantismo e dell’intolleranza anche solo leggere della realtà è pericoloso».

Un post su facebook e una fotografia. L’associazione MeladailaBrianza ha affidato un commento alle parole della presidente Viviana Bruno: «Purtroppo mi rendo conto che nella nostra cultura, il modello di famiglia nucleare è assai radicato e il sistema di valori in uso porta spesso le persone a pensare che l’eterosessualità e il matrimonio siano gli unici presupposti possibili per poter avere o crescere figli – ha scritto – ma tuttavia negli ultimi cinquant’anni la società è profondamente mutata e ora ci si trova di fronte ad un pluralismo di forme di famiglia che rende impensabile darne una definizione univoca».

Una polemica che ha trovato sfogo con un ampio botta e risposta anche
sull’account Twitter del Cittadino (@ilcittadinomb)
dopo la pubblicazione della pagina dedicata alla vicenda
sull’edizione della Brianza nord del 21 febbraio 2015 (vai all’edicola digitale)
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